lunedì 14 aprile 2008

PIERO MANZONI..(lo zio)

Piero Manzoni (Soncino, 13 luglio 1933 – Milano, 6 febbraio 1963) è stato un artista italiano attivo nel panorama artistico nazionale ed europeo.

Intrapende il suo viaggio d'artista presso l'Accademia di Brera di Milano.

La sua famiglia frequenta Lucio Fontana, fondatore dello spazialismo, reso celebre dai suoi buchi e tagli sulla tela. I suoi primi lavori sono paesaggi e ritratti di stampo tradizionale, dipinti servendosi di colori ad olio. Nel 1955 inizia a produrre dipinti con impronte di oggetti banali (chiodi, forbici, tenaglie ecc.), trattando la superficie della tela come campo di ricezione della realtà.È inoltre cofirmatario del Manifesto contro lo stile con il Gruppo Nucleare.Nel 1958 mette a punto le "tavole di accertamento" e gli "Achromes" (in francese: incolore). Questi ultimi si presentano come tele o altre superfici ricoperte di gesso grezzo, caolino, su quadrati di tessuto, feltro, fibra di cotone, peluche o altri materiali.Nel 1959 abbandona definitivamente il gruppo dei Nucleari.Sempre nel 1959, entra in contatto con il Gruppo Zero di Düsseldorf e, oltre a portare avanti la ricerca sugli "Achrome", inizia a creare oggetti concettuali come le "Linee" e progetta di firmare corpi viventi come opere d'arte, rilasciando certificati di autenticità (saranno poi intitolate "Sculture viventi" e tra le 71 che firmerà fino al 1961 compariranno anche Umberto Eco, Marcel Broodthaers e Mario Schifano). Produce 45 "corpi d'aria": banalissimi palloncini riempiti d'aria che poi diverranno "fiato d'artista".
Espone alla galleria Il pozzetto di Albissola alcune "Linee", di varie lunghezze, alcune aperte, altre chiuse in scatole cilindriche nere con etichette arancioni e dicitura che riporta lunghezza, mese e anno di creazione, nonché certificati d'autenticità.Sul finire del 1959 apre il centro espositivo Azimuth; che diventerà tra gli spazi di produzione artistica più significativi nell'ambito delle ricerche anti-informali. Qui, nel 1960 espone insieme a Klein, Mack e Castellani in una mostra intitolata La nuova concezione artistica ed esce il secondo numero della rivista Azimuth su cui pubblica il testo Libera dimensione, nel quale teorizza la concezione di spazio totale.

Il suo stile diviene sempre più radicale. Oltrepassa la superficie della tela e propone nuove opere sempre più provocatorie: realizza Scultura nello spazio; una sfera pneumatica di 80 cm di diametro, in sospensione su un getto d'acqua. Torna a produrre "corpi d'aria" che divengono Fiato d'artista; palloncini da lui gonfiati, sigillati e fissati su una base di legno. Continua a produrre "Linee", e il 4 luglio 1960 in Danimarca, grazie al mecenatismo di Aage Damgaard, crea la sua linea più lunga. (7200 metri) che sigilla in un cilindro di metallo cromato e seppellisce perché possa essere dissotterata per caso in futuro.
Il
21 luglio 1960 presenta al centro espositivo Azimut una delle sue performance più famose: la Consumazione dell'arte dinamica del pubblico divorare l'arte. Sull'invito:
Siete invitati il 21 luglio alle 19, a visitare e collaborare direttamente alla consumazione dei lavori di Piero Manzoni.
L'artista firma con l'impronta del pollice alcune uova sode (bollite all'inizio della mostra) che vengono distribuite al pubblico e mangiate sul posto. Continua a lavorare agli "Achrome", che realizza servendosi dei materiali più disparati, e progetta la Base magica: un piedistallo firmato dall'artista che eleva al ruolo di opera d'arte ogni persona disposta a salirvici sopra. Espone con Castellani alla galleria La Tartaruga di Roma dove presenta altri "Achrome" e "sculture viventi" che firma in diretta. Ogni scultura è corredata da un documento di autenticità e da un francobollo colorato indicante la sua durata (simile al concetto di scadenza merceologica). Il 24 aprile, in occasione di una serata con Angeli, firma la sua scarpa destra e la dichiara opera d'arte, facendo lo stesso con una scarpa di Schifano. In maggio inscatola e mette in vendita 90 "Merde d'artista" da 30 gr. al prezzo di altrettanti grammi d'oro ciascuna. Realizza la seconda "Base magica" e la "Base del mondo"; un parallelepipedo in ferro (90 x 100 cm) installato nel parco della fabbrica Herning capovolto al suolo per eleggere il mondo ad opera d'arte. Continua a lavorare sugli "Achrome" e nel 1962 espone con il gruppo Zero allo Stedelijk Museum di Amsterdam. Muore per infarto nel suo studio di Milano il 6 febbraio 1963.


libri:Piero Manzoni/ed:Bollati Boringhieri / Collana:Nuova cultura/ anno: 2007/ pag: 201/ prezzo: 20,00 euro
Piero Manzoni/ed: Mondadori illustrati - Electa/ Collana: cataloghi di mostre/ anno:2007/ pag:394/ prezzo: 50,00

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