Andy Warhol (Andrew Warhola:questo il suo vero nome), artista statunitense, nato in Pennsylvania nel 1928, da genitori cecoslovacchi immigrati, figura fondamentale della Pop Art, corrente artistica che si è affermata in tutto il mondo a partire dagli anni '60.
Warhol fu un artista poliedrico: realizzò opere pittoriche, ma anche sculture, film, grafica e pubblicità. Realizzò le proprie opere utilizzando tecniche di riproduzione seriale come fotografia e serigrafia e scelse come soggetti prodotti di largo consumo (Coca Cola, Zuppa Campbell, Brillo Box, Absolut Vodka), personaggi famosi (Marilyn Monroe, Liz Taylor, Elvis Presley, Mao, Jaqueline Kennedy), scene drammatiche (incidenti stradali, sedie elettriche, ritratti di condannati a morte, pistole, teschi) rappresentati con forme stilizzate e cromatismi accentuati e contrastanti. Morto a New York nell'87 .
CI STO PRENDENDO GUSTO A POSTARE QUI!
mercoledì 30 aprile 2008
martedì 29 aprile 2008
VAN GOGH E L'ARTE OLANDESE.. OGGI..
Van Gogh
Il pittore olandese più conosciuto per i suoi olii dalla forte traccia materica e più vicino alla nostra epoca, è senza dubbio Vincent Willem Van Gogh (Groot-Zundert, 30 marzo 1853 - Auvers-sur-Oise, 29 luglio 1890), uno degli artisti più grandi e tormentati del secolo scorso.Disegnatore di straordinaria maestria tecnica oltre che di raffinata sensibilità e una eccezionale abilità grafica, geniale e al tempo stesso incompreso, produsse tantissimi quadri che divennero famosi solo dopo la sua morte. Realizzati nel tempo oltre mille disegni nelle tecniche più varie, matita, carboncino, acquerello, gesso, le sue opere sono caratterizzati da luminosi colori carichi di vitalità e rivestono particolare importanza anche per la versione luministica, frutto di una raffinata ricerca segnica.Molte delle sue opere, disegni, ritratti, paesaggi, nature morte, si trovano al Museo a lui dedicato di Amsterdam .
L'atteggiamento che lo porta al doloroso confronto con una realtà che lo rifiuta e che egli stesso rifiuta, lo condusse in estrema esasperazione al suicidio. Ricoverato più volte in manicomio, dove continuò a dipingere quadri allucinati ed ossessivi, si uccise infatti con un colpo di pistola.La sua è un' arte illuminante e dei sentimenti umani, il tragico addio ad una vita tormentata dall'angoscia e dalla follia ed ai pochi affetti umani che la attraversarono, soprattutto quello dell'amato fratello Theo che lo assiste nel trapasso e che si suiciderà anch'egli sei mesi dopo.
Il pittore olandese più conosciuto per i suoi olii dalla forte traccia materica e più vicino alla nostra epoca, è senza dubbio Vincent Willem Van Gogh (Groot-Zundert, 30 marzo 1853 - Auvers-sur-Oise, 29 luglio 1890), uno degli artisti più grandi e tormentati del secolo scorso.Disegnatore di straordinaria maestria tecnica oltre che di raffinata sensibilità e una eccezionale abilità grafica, geniale e al tempo stesso incompreso, produsse tantissimi quadri che divennero famosi solo dopo la sua morte. Realizzati nel tempo oltre mille disegni nelle tecniche più varie, matita, carboncino, acquerello, gesso, le sue opere sono caratterizzati da luminosi colori carichi di vitalità e rivestono particolare importanza anche per la versione luministica, frutto di una raffinata ricerca segnica.Molte delle sue opere, disegni, ritratti, paesaggi, nature morte, si trovano al Museo a lui dedicato di Amsterdam .
L'atteggiamento che lo porta al doloroso confronto con una realtà che lo rifiuta e che egli stesso rifiuta, lo condusse in estrema esasperazione al suicidio. Ricoverato più volte in manicomio, dove continuò a dipingere quadri allucinati ed ossessivi, si uccise infatti con un colpo di pistola.La sua è un' arte illuminante e dei sentimenti umani, il tragico addio ad una vita tormentata dall'angoscia e dalla follia ed ai pochi affetti umani che la attraversarono, soprattutto quello dell'amato fratello Theo che lo assiste nel trapasso e che si suiciderà anch'egli sei mesi dopo.
L'Arte Olandese oggi
L'Olanda un Paese dove l'arte del passato e contemporanea, nazionale e internazionale, grazie ad un'apertura verso ogni gruppo d'interesse e relazione umana, trova la sua massima libertà di espressione e azione. Il perchè e i grandi eventi organizzati nel passato.
L'Olanda è una Paese che ha origini artistiche fortemente radicate nel passato, quando già dal XIV° Secolo, l'arte pittorica olandese era mischiata a quella fiamminga.Oggi, l'Olanda legata ad una tradizione culturalmente democratica, risultato di un'intensa organizzazione sociale che abbraccia ogni aspetto statale, gruppo d'interesse, relazione umana, è cosi' tanto aperto alle influenze esterne da appoggiare innumerevoli progetti culturali, siano essi nazionali o internazionali.Grazie ai contributi milionari, donati dalle più grandi aziende, (sembra che 80 milioni di euro vengono spesi ogni anno a fini artistici), i Paesi Bassi, rappresentano una straordinaria piattaforma socio-culturale per le arti e può ritenersi un eccezionale investitore e promotore di calibro internazionale.Risultati concreti di questi investimenti, ad esempio, sono stati nel passato la fondazione "Manifesta 5", con sede ad Amsterdam, una biennale per l'arte contemporanea organizzata con il proposito di dar voce a nuove metodologie di lavoro nel mondo dell'arte e di facilitare il dialogo tra regioni opposte. Esposizione che è avvenuta in collaborazione con il governo dei Paesi Baschi e alla quale molti degli artisti, galleristi ed istituzioni indipendenti hanno risposto con grande entusiasmo e coinvolgimento. Amsterdam è sinonimo di musei e gallerie d'arte di grande qualità come il Rijksmuseun (con la sua collezione di pittura fiamminga del 16º secolo che annovera pezzi di Rembrandt, Vermeer, Franz Hals e Breitner), il Museo d'Arte Moderna Stedelijk o il Museo Van Gogh.Proprio per questa è sempre stata sede di eventi artistici importanti, come la mostra "I capolavori di Van Gogh". Infatti, grazie alla collaborazione di collezionisti di tutto il mondo pubblici e privati e del Metropolitan Museum di New York, da Luglio al 18 settembre 2005, presso il Museo Van Gogh si è tenuta, per la prima volta, in un’ unica presentazione, accuratamente selezionata la vasta produzione dell'artista, oltre 100 disegni, ritratti, paesaggi, nature morte.
L'Olanda è una Paese che ha origini artistiche fortemente radicate nel passato, quando già dal XIV° Secolo, l'arte pittorica olandese era mischiata a quella fiamminga.Oggi, l'Olanda legata ad una tradizione culturalmente democratica, risultato di un'intensa organizzazione sociale che abbraccia ogni aspetto statale, gruppo d'interesse, relazione umana, è cosi' tanto aperto alle influenze esterne da appoggiare innumerevoli progetti culturali, siano essi nazionali o internazionali.Grazie ai contributi milionari, donati dalle più grandi aziende, (sembra che 80 milioni di euro vengono spesi ogni anno a fini artistici), i Paesi Bassi, rappresentano una straordinaria piattaforma socio-culturale per le arti e può ritenersi un eccezionale investitore e promotore di calibro internazionale.Risultati concreti di questi investimenti, ad esempio, sono stati nel passato la fondazione "Manifesta 5", con sede ad Amsterdam, una biennale per l'arte contemporanea organizzata con il proposito di dar voce a nuove metodologie di lavoro nel mondo dell'arte e di facilitare il dialogo tra regioni opposte. Esposizione che è avvenuta in collaborazione con il governo dei Paesi Baschi e alla quale molti degli artisti, galleristi ed istituzioni indipendenti hanno risposto con grande entusiasmo e coinvolgimento. Amsterdam è sinonimo di musei e gallerie d'arte di grande qualità come il Rijksmuseun (con la sua collezione di pittura fiamminga del 16º secolo che annovera pezzi di Rembrandt, Vermeer, Franz Hals e Breitner), il Museo d'Arte Moderna Stedelijk o il Museo Van Gogh.Proprio per questa è sempre stata sede di eventi artistici importanti, come la mostra "I capolavori di Van Gogh". Infatti, grazie alla collaborazione di collezionisti di tutto il mondo pubblici e privati e del Metropolitan Museum di New York, da Luglio al 18 settembre 2005, presso il Museo Van Gogh si è tenuta, per la prima volta, in un’ unica presentazione, accuratamente selezionata la vasta produzione dell'artista, oltre 100 disegni, ritratti, paesaggi, nature morte.
Tutto questo per consigliarvi di andare al più presto ad Amsterdam.. la città è situata a 3 metri sopra il livello del mare e si presenta come 1 insieme di isole e canali. Dicono che non riuscirà a rimanere a galla più di 200 anni.. :(
Il principale mezzo di locomozione è la bicicletta e vi assicuro che è fantastico noleggiarsi 1 bici e girarsi tutta la città.. in 1 giorno con un pò di impegno la si è già visitata tutta! Ed è troppo caratteristica con queste casette davvero stupende, dalle vetrate enormi. E' molto bello anche vedere le House Boat ( le case barca sui canali ) che sono stimate in un numero non inferiore a 5.000. Completano lo scenario, i 40 Teatri, 43 Cinema, centinaia di Gallerie, 24 Musei di capolavori della scuola olandese come quelli di Van Gogh. La casa di Anna Frank, assolutamente da visitare perchè ti trasmette emozioni fortissime e.. ultimo ma non ultimo in ordine di importanza il fantastico NEMO a forma di imponente nave che sbuca dall'acqua, ospita il più grande e futuristico museo di Scienza e Tecnologia d’Olanda.
L' amore per la donna e l'arte...ecco a cosa porta.
Ehilààà....è arrivato il mio turno!! Finalmente trovo un pò di tempo per presentarvi un artista che mi piace un sacco, spero possa essere anche di vostro gradimento!!!! O___o
E che ne direste di far sedere i vostri ospiti per sorseggiare un buon vino su questa sedia originale???
Vi voglio presentare una persona un po’ stravagante ma originale nel suo lavoro.
Un uomo che ha unito le sue due più grandi passioni, l’amore per la falegnameria e per la donna, ed è riuscito a creare delle vere e proprie opere d’ arte.
Mario Philippona ha iniziato la sua carriera ad Amsterdam come falegname, lavorando in seguito a New York e San Frncisco, progettando cucine. Ha studiato al "San Francisco Institute of Architecture" e presso l' "Institute for Architectural Arts Development" a Maassluis, Olanda.La sua principale fonte di ispirazione è il corpo femminile con le sue forme sensuali. Utilizza legno del suo paese seguendo principi dell’ architettura organica e ecologica, con questi è riuscito a realizzare mobili sexy, oggettistica dal design sensuale che riproduce fedelmente le curve femminili.
Un uomo che ha unito le sue due più grandi passioni, l’amore per la falegnameria e per la donna, ed è riuscito a creare delle vere e proprie opere d’ arte.
Mario Philippona ha iniziato la sua carriera ad Amsterdam come falegname, lavorando in seguito a New York e San Frncisco, progettando cucine. Ha studiato al "San Francisco Institute of Architecture" e presso l' "Institute for Architectural Arts Development" a Maassluis, Olanda.La sua principale fonte di ispirazione è il corpo femminile con le sue forme sensuali. Utilizza legno del suo paese seguendo principi dell’ architettura organica e ecologica, con questi è riuscito a realizzare mobili sexy, oggettistica dal design sensuale che riproduce fedelmente le curve femminili.
Una delle sue creazioni erotiche è il tavolo triangolare, che appoggia in ogni suo angolo su sinuose gambe femminili incrociate, dove il busto si protende avanti fondendosi col piano del tavolo.
Un modo elegante e raffinato per servire una pregiata bottiglia di vino....
Il portafrutta....
E che ne direste di far sedere i vostri ospiti per sorseggiare un buon vino su questa sedia originale???
sabato 19 aprile 2008
A PROPOSITO DI TAMARA...
venerdì 18 aprile 2008
TAMARA DE LEMPICKA..
Tamara de Lempicka , vero nome Tamara Rosalia Gurwik- Górska (Varsavia, 16 maggio 1898 – Cuernavaca, 18 marzo 1980) è stata una pittrice polacca appartenente alla corrente dell'Art Déco.
Nel 1907 compì il suo primo viaggio in Italia assieme alla nonna nel corso del quale, dopo aver visitato le città d'arte italiane ed essersi spostate in Francia, Tamara avrebbe imparato alcuni rudimenti di pittura da un francese di Mentone. La sua formazione scolastica, seguita dalla nonna Clementine, va posta tra una scuola di Losanna (Villa Claire) in Svizzera e un prestigioso collegio Polacco di Rydzyna. L'anno successivo, alla morte della nonna, si trasferisce a San Pietroburgo in casa di una zia, dove conobbe l'avvocato Tadeusz Łempicki, che sposò nel 1916. Durante la rivoluzione russa, suo marito venne arrestato dai bolscevichi, ma venne liberato grazie agli sforzi e alle conoscenze della giovane moglie.
Considerata la situazione politica in Russia, i Łempicki decisero di trasferirsi a Parigi, dove nacque la figlia Kizette nel 1920. Tamara iniziò a studiare pittura alla Académie de la Grande Chaumiere e alla Académie Ranson con maestri come Maurice Denis e André Lhote. Qui affinò il suo stile personale, fortemente influenzato delle istanze artistiche dell'Art Déco, ma al contempo assai originale. Nel 1922 espone al Salon d'Automne, la sua prima mostra in assoluto. In breve tempo divenne famosa come ritrattista col nome di Tamara de Lempicka. Nel 1928 divorziò dal marito.
Fu anche ospite di Gabriele D'Annunzio al Vittoriale, rifiutando i suoi continui tentativi di seduzione. La Lempicka era apertamente bisessuale.
All'inizio della seconda guerra mondiale si trasferì a Beverly Hills in California con il secondo marito, il barone Raoul Kuffner, che aveva sposato nel 1933. Nel 1943 si spostarono nuovamente, questa volta a New York, dove la pittrice continuò la sua attività artistica.
Dopo la morte del barone Kuffner nel 1962, la de Lempicka andò a vivere a Houston in Texas, dove sviluppò una nuova tecnica pittorica consistente nell'utilizzo della spatola al posto del pennello. Le sue nuove opere, vicine all'arte astratta, vennero accolte freddamente dalla critica, tanto che la pittrice giurò di non esporre più i suoi lavori in pubblico.
Nel 1978 si trasferì a Cuevernaca in Messico. Morì nel sonno il 18 marzo 1980. Come da sua volontà, il suo corpo venne cremato, e le ceneri vennero sparse dall'amico, Conte Giovanni Agusta, sul vulcano Popocatepetl.
www.tamaradelempicka.it
http://www.geocities.com/lempichka
libri: Tamara de Lempicka/ed: Skira/ Collana: Arte Moderna/ anno: 2006/ pag: 208/ prezzo: 40,00 euro
Tamara de Lempicka e Gabriele D'Annuzio. Nel diario di Aélis Mazoyer/ ed: Es/ anno: 2006/ pagine: 128/ prezzo: 17,00 euro
Tamara de Lempicka/ed: Giunti/ Collana: Illustrati/ anno: 1999/ pagine: 288/ prezzo: 28,00 euro
Tamara de Lempicka/ ed: Giunti/ Collana: Art Dossier/ anno:1994/ pagine: 50/ prezzo: 4,50 euro
Nel 1907 compì il suo primo viaggio in Italia assieme alla nonna nel corso del quale, dopo aver visitato le città d'arte italiane ed essersi spostate in Francia, Tamara avrebbe imparato alcuni rudimenti di pittura da un francese di Mentone. La sua formazione scolastica, seguita dalla nonna Clementine, va posta tra una scuola di Losanna (Villa Claire) in Svizzera e un prestigioso collegio Polacco di Rydzyna. L'anno successivo, alla morte della nonna, si trasferisce a San Pietroburgo in casa di una zia, dove conobbe l'avvocato Tadeusz Łempicki, che sposò nel 1916. Durante la rivoluzione russa, suo marito venne arrestato dai bolscevichi, ma venne liberato grazie agli sforzi e alle conoscenze della giovane moglie.
Considerata la situazione politica in Russia, i Łempicki decisero di trasferirsi a Parigi, dove nacque la figlia Kizette nel 1920. Tamara iniziò a studiare pittura alla Académie de la Grande Chaumiere e alla Académie Ranson con maestri come Maurice Denis e André Lhote. Qui affinò il suo stile personale, fortemente influenzato delle istanze artistiche dell'Art Déco, ma al contempo assai originale. Nel 1922 espone al Salon d'Automne, la sua prima mostra in assoluto. In breve tempo divenne famosa come ritrattista col nome di Tamara de Lempicka. Nel 1928 divorziò dal marito.
Fu anche ospite di Gabriele D'Annunzio al Vittoriale, rifiutando i suoi continui tentativi di seduzione. La Lempicka era apertamente bisessuale.
All'inizio della seconda guerra mondiale si trasferì a Beverly Hills in California con il secondo marito, il barone Raoul Kuffner, che aveva sposato nel 1933. Nel 1943 si spostarono nuovamente, questa volta a New York, dove la pittrice continuò la sua attività artistica.
Dopo la morte del barone Kuffner nel 1962, la de Lempicka andò a vivere a Houston in Texas, dove sviluppò una nuova tecnica pittorica consistente nell'utilizzo della spatola al posto del pennello. Le sue nuove opere, vicine all'arte astratta, vennero accolte freddamente dalla critica, tanto che la pittrice giurò di non esporre più i suoi lavori in pubblico.
Nel 1978 si trasferì a Cuevernaca in Messico. Morì nel sonno il 18 marzo 1980. Come da sua volontà, il suo corpo venne cremato, e le ceneri vennero sparse dall'amico, Conte Giovanni Agusta, sul vulcano Popocatepetl.
www.tamaradelempicka.it
http://www.geocities.com/lempichka
libri: Tamara de Lempicka/ed: Skira/ Collana: Arte Moderna/ anno: 2006/ pag: 208/ prezzo: 40,00 euro
Tamara de Lempicka e Gabriele D'Annuzio. Nel diario di Aélis Mazoyer/ ed: Es/ anno: 2006/ pagine: 128/ prezzo: 17,00 euro
Tamara de Lempicka/ed: Giunti/ Collana: Illustrati/ anno: 1999/ pagine: 288/ prezzo: 28,00 euro
Tamara de Lempicka/ ed: Giunti/ Collana: Art Dossier/ anno:1994/ pagine: 50/ prezzo: 4,50 euro
lunedì 14 aprile 2008
PIERO MANZONI..(lo zio)
Piero Manzoni (Soncino, 13 luglio 1933 – Milano, 6 febbraio 1963) è stato un artista italiano attivo nel panorama artistico nazionale ed europeo.
Intrapende il suo viaggio d'artista presso l'Accademia di Brera di Milano.
La sua famiglia frequenta Lucio Fontana, fondatore dello spazialismo, reso celebre dai suoi buchi e tagli sulla tela. I suoi primi lavori sono paesaggi e ritratti di stampo tradizionale, dipinti servendosi di colori ad olio. Nel 1955 inizia a produrre dipinti con impronte di oggetti banali (chiodi, forbici, tenaglie ecc.), trattando la superficie della tela come campo di ricezione della realtà.È inoltre cofirmatario del Manifesto contro lo stile con il Gruppo Nucleare.Nel 1958 mette a punto le "tavole di accertamento" e gli "Achromes" (in francese: incolore). Questi ultimi si presentano come tele o altre superfici ricoperte di gesso grezzo, caolino, su quadrati di tessuto, feltro, fibra di cotone, peluche o altri materiali.Nel 1959 abbandona definitivamente il gruppo dei Nucleari.Sempre nel 1959, entra in contatto con il Gruppo Zero di Düsseldorf e, oltre a portare avanti la ricerca sugli "Achrome", inizia a creare oggetti concettuali come le "Linee" e progetta di firmare corpi viventi come opere d'arte, rilasciando certificati di autenticità (saranno poi intitolate "Sculture viventi" e tra le 71 che firmerà fino al 1961 compariranno anche Umberto Eco, Marcel Broodthaers e Mario Schifano). Produce 45 "corpi d'aria": banalissimi palloncini riempiti d'aria che poi diverranno "fiato d'artista".
Espone alla galleria Il pozzetto di Albissola alcune "Linee", di varie lunghezze, alcune aperte, altre chiuse in scatole cilindriche nere con etichette arancioni e dicitura che riporta lunghezza, mese e anno di creazione, nonché certificati d'autenticità.Sul finire del 1959 apre il centro espositivo Azimuth; che diventerà tra gli spazi di produzione artistica più significativi nell'ambito delle ricerche anti-informali. Qui, nel 1960 espone insieme a Klein, Mack e Castellani in una mostra intitolata La nuova concezione artistica ed esce il secondo numero della rivista Azimuth su cui pubblica il testo Libera dimensione, nel quale teorizza la concezione di spazio totale.
Espone alla galleria Il pozzetto di Albissola alcune "Linee", di varie lunghezze, alcune aperte, altre chiuse in scatole cilindriche nere con etichette arancioni e dicitura che riporta lunghezza, mese e anno di creazione, nonché certificati d'autenticità.Sul finire del 1959 apre il centro espositivo Azimuth; che diventerà tra gli spazi di produzione artistica più significativi nell'ambito delle ricerche anti-informali. Qui, nel 1960 espone insieme a Klein, Mack e Castellani in una mostra intitolata La nuova concezione artistica ed esce il secondo numero della rivista Azimuth su cui pubblica il testo Libera dimensione, nel quale teorizza la concezione di spazio totale.
Il suo stile diviene sempre più radicale. Oltrepassa la superficie della tela e propone nuove opere sempre più provocatorie: realizza Scultura nello spazio; una sfera pneumatica di 80 cm di diametro, in sospensione su un getto d'acqua. Torna a produrre "corpi d'aria" che divengono Fiato d'artista; palloncini da lui gonfiati, sigillati e fissati su una base di legno. Continua a produrre "Linee", e il 4 luglio 1960 in Danimarca, grazie al mecenatismo di Aage Damgaard, crea la sua linea più lunga. (7200 metri) che sigilla in un cilindro di metallo cromato e seppellisce perché possa essere dissotterata per caso in futuro.
Il 21 luglio 1960 presenta al centro espositivo Azimut una delle sue performance più famose: la Consumazione dell'arte dinamica del pubblico divorare l'arte. Sull'invito:
Siete invitati il 21 luglio alle 19, a visitare e collaborare direttamente alla consumazione dei lavori di Piero Manzoni.
L'artista firma con l'impronta del pollice alcune uova sode (bollite all'inizio della mostra) che vengono distribuite al pubblico e mangiate sul posto. Continua a lavorare agli "Achrome", che realizza servendosi dei materiali più disparati, e progetta la Base magica: un piedistallo firmato dall'artista che eleva al ruolo di opera d'arte ogni persona disposta a salirvici sopra. Espone con Castellani alla galleria La Tartaruga di Roma dove presenta altri "Achrome" e "sculture viventi" che firma in diretta. Ogni scultura è corredata da un documento di autenticità e da un francobollo colorato indicante la sua durata (simile al concetto di scadenza merceologica). Il 24 aprile, in occasione di una serata con Angeli, firma la sua scarpa destra e la dichiara opera d'arte, facendo lo stesso con una scarpa di Schifano. In maggio inscatola e mette in vendita 90 "Merde d'artista" da 30 gr. al prezzo di altrettanti grammi d'oro ciascuna. Realizza la seconda "Base magica" e la "Base del mondo"; un parallelepipedo in ferro (90 x 100 cm) installato nel parco della fabbrica Herning capovolto al suolo per eleggere il mondo ad opera d'arte. Continua a lavorare sugli "Achrome" e nel 1962 espone con il gruppo Zero allo Stedelijk Museum di Amsterdam. Muore per infarto nel suo studio di Milano il 6 febbraio 1963.
Il 21 luglio 1960 presenta al centro espositivo Azimut una delle sue performance più famose: la Consumazione dell'arte dinamica del pubblico divorare l'arte. Sull'invito:
Siete invitati il 21 luglio alle 19, a visitare e collaborare direttamente alla consumazione dei lavori di Piero Manzoni.
L'artista firma con l'impronta del pollice alcune uova sode (bollite all'inizio della mostra) che vengono distribuite al pubblico e mangiate sul posto. Continua a lavorare agli "Achrome", che realizza servendosi dei materiali più disparati, e progetta la Base magica: un piedistallo firmato dall'artista che eleva al ruolo di opera d'arte ogni persona disposta a salirvici sopra. Espone con Castellani alla galleria La Tartaruga di Roma dove presenta altri "Achrome" e "sculture viventi" che firma in diretta. Ogni scultura è corredata da un documento di autenticità e da un francobollo colorato indicante la sua durata (simile al concetto di scadenza merceologica). Il 24 aprile, in occasione di una serata con Angeli, firma la sua scarpa destra e la dichiara opera d'arte, facendo lo stesso con una scarpa di Schifano. In maggio inscatola e mette in vendita 90 "Merde d'artista" da 30 gr. al prezzo di altrettanti grammi d'oro ciascuna. Realizza la seconda "Base magica" e la "Base del mondo"; un parallelepipedo in ferro (90 x 100 cm) installato nel parco della fabbrica Herning capovolto al suolo per eleggere il mondo ad opera d'arte. Continua a lavorare sugli "Achrome" e nel 1962 espone con il gruppo Zero allo Stedelijk Museum di Amsterdam. Muore per infarto nel suo studio di Milano il 6 febbraio 1963.
libri:Piero Manzoni/ed:Bollati Boringhieri / Collana:Nuova cultura/ anno: 2007/ pag: 201/ prezzo: 20,00 euro
Piero Manzoni/ed: Mondadori illustrati - Electa/ Collana: cataloghi di mostre/ anno:2007/ pag:394/ prezzo: 50,00
PIPPA BACCA..(la nipote)
Viaggiare in autostop, fa sì che uno straniero si metta nelle mani di altri viaggiatori, ma ancora più spesso dei locali o di chi dello spostamento ha fatto il suo mestiere. La scelta del viaggio in autostop è una scelta di fiducia negli altri esseri umani, e l’uomo, come un piccolo dio premia chi ha fede in lui.
sabato 12 aprile 2008
GIOVANNI ALLEVI..
mentre facevamo due chiacchere in camera sua, mette su un cd che regalò al papy per la fasta del papà.. cominciavo a riconoscere qualche nota di una canzone già sentita ma non riuscivo a capire quale e dove.. poi con il ritornello mi illuminai..
http://www.youtube.com/watch?v=fdJAVFWdrwE
http://www.youtube.com/watch?v=seJmEb0fcBA&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=Iuw-daWvtqU&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=fdJAVFWdrwE
http://www.youtube.com/watch?v=seJmEb0fcBA&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=Iuw-daWvtqU&feature=related
martedì 8 aprile 2008
ENTRA CON MILLA NEL PRATO DI ALICE..
qui si parla di arte e non mi è venuto subito in mente di postare il mio debutto d'artisa alla cow parade di milano 2007.. che testa!
due mesi dopo l'inaugurazione sono andata con mamy e papy a vedere la mia mucchina finita.. me l'hanno messa in piazza san Babila!!! che fico!! peccato che me l'hanno tutta rovinata quando c'è stato il derby milano-inter.. uff!! beh, la mia almeno l'hanno solo rovinata, altre sono state bruciate o distrutte.. nel male mi è anche andata bene!!
allora..l'anno scorso, più o meno in questo periodo veniva inaugurata la COW PARADE MILANO 2007 dove io ho partecipato realizzando la mucca di Alice, uno degli sponsor dell'evento..
ho trovato il concorso sul portale di Alice ho inviato il bozzetto e con mia somma felicità mi hanno ricontattato per andare a milano per realizzarla e così, insieme alla Pellina siamo partite! il primo giorno eravamo solo io e lei, il secondo giorno ci hanno raggiunto anche l'ale e berto e il terzo giorno, dopo esser tornata a casina, sono tornata a milano con francy e siamo stati li due giorni. totale: quattro giorni per fare la mia mucchina.. se qualcuno della stalla (laboratorio dove davamo bita alle mucce) mi avesse dato una mano l'avrei anche finita in quei quattro giorni e invece l'ho dovuta abbandonare a metà perche non potevo più saltare la scuola e perche nessuno tornava su con me.. :(due mesi dopo l'inaugurazione sono andata con mamy e papy a vedere la mia mucchina finita.. me l'hanno messa in piazza san Babila!!! che fico!! peccato che me l'hanno tutta rovinata quando c'è stato il derby milano-inter.. uff!! beh, la mia almeno l'hanno solo rovinata, altre sono state bruciate o distrutte.. nel male mi è anche andata bene!!
beh.. l'esperienza è stata sicuramente bellissima anche perche è stata fatta con le persono giuste.. :D
home page cow parade milano 2007..
video con me e la pellina nella stalla.. http://dailymotion.alice.it/related/x1mi6m_cowparade_creation/video/x1q8l3_cowparade-gli-artisti-allopera_creation?from=rss
lunedì 7 aprile 2008
MILLE EDIFICI DI PARIGI..
Parigi è un autentico paradiso per chi ama passeggiare, ricca com'è di capolavori artistici e architettonici che attendono il visitatore dietro ogni angolo di strada. E' il luogo ideale dove vagabondare e smarrirsi, una metropoli da vivere fino in fondo, usando tutti e cinque i sensi. E' la città della Torre Eiffel e dell'Arco di Trionfo, del Louvre e di Montmartre. Seduti al tavolo di uno dei suoi innumerevoli caffè, possiamo godere vedute notissime, pur sapendo che i suoi venti arrondissement riservano non poche sorprese: dalle gigantesche torri di vetro alle piccole case simili a scrigni preziosi, dai grandi musei alle stazioni ferroviarie, agli imponenti edifici pubblici. Questo volume "monumentale" illustra l'architettura di Parigi in tutta la sua straordinaria varietà, dalla maestosa cattedrale di Notre-Dame all'avveniristico Centre Pompidou. Ritratti da due maestri della fotografia come Jorg Brockmann e James Driscoll, le case private, gli spazi pubblici, gli alberghi, le chiese, i negozi, i ristoranti e i luoghi di lavoro testimoniano tutta la ricchezza e il fascino della Ville Lumière. Le immagini sono accompagnate da testi che raccontano la storia degli edifici e dei quartieri, con particolare riguardo alla personalità e allo stile di ogni architetto fino a delineare un quadro completo dell'evoluzione della città nel corso dei secoli. La descrizione di ciascun arrondissement comprende la cartina con l'ubicazione degli edifici e approfondimenti relativi a particolari aspetti della vita parigina: "Mille edifici di Parigi" vi guiderà così alla scoperta di una delle mete più romantiche e seducenti di tutti i tempi. Questo libro sarà un prezioso compagno di viaggio per il turista attento, e soddisferà anche gli appassionati di storia dell'architettura e di fotografia. I più geniali architetti del mondo hanno lasciato la loro impronta in questa città che, al pari di altre grandi metropoli internazionali, è caratterizzata da un paesaggio urbano in continuo mutamento, in cui il rispetto per la storia si intreccia con il gusto per la sperimentazione e la modernità. "Mille edifici di Parigi" è un omaggio a questa spettacolare combinazione di vecchio e nuovo che catturerà anche il lettore più esigente.
Casa editrice: Electra
Pagine: 575
Fotografie: Jorg Brockmann e James Driscoll
Testi: Kathy Borrus
Casa editrice: Electra
Pagine: 575
Fotografie: Jorg Brockmann e James Driscoll
Testi: Kathy Borrus
IL PIANISTA..
Si tratta del racconto di quanto vissuto da Szpilman (un pianista) dallo scoppio della seconda guerra mondiale con l'invasione della Polonia da parte delle truppe tedesche, l'occupazione di Varsavia, la creazione del ghetto, la vita e la sopravvivenza nel ghetto e la sua fuga e sopravvivenza fuori dal ghetto, fino alla liberazione della città da parte dell'Armata Rossa.
Le note melodiose e tristemente struggenti del pianista, qui funzionali specialmente ai numerosi cambi sequenza che curiosamente non si appoggiano alla più classica dissolvenza in nero, costituiscono una sorta di ideale fil rouge - che si dipana fra dolore e memoria - dell'esperienza umana sperimentata dal protagonista. Il pianista sopravvive soprattutto grazie alla sua musica: ideale di sopravvivenza.
Le note melodiose e tristemente struggenti del pianista, qui funzionali specialmente ai numerosi cambi sequenza che curiosamente non si appoggiano alla più classica dissolvenza in nero, costituiscono una sorta di ideale fil rouge - che si dipana fra dolore e memoria - dell'esperienza umana sperimentata dal protagonista. Il pianista sopravvive soprattutto grazie alla sua musica: ideale di sopravvivenza.
Durata: 148'
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: drammatico/biografico/bellico
Regia: Roman Polanski
Sceneggiatura:Ronald Harwood insieme a Roman Polanski
domenica 6 aprile 2008
IMAGINA..
.. fotogiornalisti che si muovono con agilità tra piani di narrazione diversa, alternando cronaca ed epica, frammento e affresco, durezza e abbandono, giungendo così a quella sintesi che porta a sentire il presente, anche a distanza di anni..
un libro fotografico di 343 pagine che raccontano avvenimenti storici e non dagli anni '50 in poi. un libro di storia illustato..
casa editrice: Leonardo Arte
sabato 5 aprile 2008
600 PUNTI NERI..
600 punti neri è un bellissimo libro pop-up che mi ha fatto conoscere la giugy!
da quel che so si può trovare alla "citta del sole" in via farini (mo) e alla libreria feltrinelli in centro a modena..
Dalla fortunata serie del grande ingegnere cartotecnico David A. Carter ecco un nuovo titolo. 600 punti neri si nascondono fra le straordinarie figure tridimensionali che prendono vita in ogni apertura: al lettore il compito di trovarli.
Dieci aperture mozzafiato per un pop-up sorprendente. Da 6 anni in poi..
Dim. Imballo: larghezza 24 cm - altezza 24 cm - profondità 3 cm
Peso: 0.65 Kg
Produttore: PANINI Prezzo: € 19,50
CIAO A TUTTI!
e da oggi nasce un nuovo blog.. un blog mio e di chiunque abbia qualcosa di fighino da condividere.. l'unica caratteristica è quella di COLTIVARE ARTE: libri, musica, film, moda, design, flora.. tutto ciò che volete basta che sia arte!
un bacio a tutti..
un bacio a tutti..
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